Parlare di narcisismo ai nostri tempi è sinonimo di completa ammirazione per il proprio comportamento e di egocentrismo. Un’attenzione verso se stessi che cade nell’eccesso ma anche in pregiudizi e luoghi comuni, da analizzare con scrupolo per capire quali sono davvero le caratteristiche di un narcisista patologico. 

Cos’è il narcisismo

Un salto a ritroso nell’antica Grecia e al mito di Narciso, giovane uomo che rifiutò l’amore della ninfa Eco, ricevendo come punizione divina la condanna ad amare la sua immagine riflessa in acqua. Ferito dall’impossibilità di essere ricambiato e perdutamente innamorato di sé, venne poi trasformato nel fiore che prende da lui il nome.  

Una caratteristica della personalità che può da un certo punto di vista essere considerata normale, ma che diventa un vero e proprio disturbo quando incide sulla qualità delle relazioni. Freud sosteneva che in ognuno di noi è presente il narcisismo, un tratto del carattere necessario per acquisire autostima, in ottica di autoconservazione e consapevolezza. 

Riconoscere le proprie qualità, pregi non è affatto negativo, così come non lo è la sicurezza che ne consegue nei più svariati ambiti della vita. Il narcisismo patologico invece richiede continue conferme, destabilizzando chi ne soffre e facendolo vivere in un circolo vizioso senza fine.  

Come si comporta un narcisista patologico? Le origini della sindrome

Di solito la causa della sindrome affonda le sue radici in famiglia e nel comportamento dei genitori. Gli errori sono mal tollerati e si assiste a una mancanza di affetto tale da compromettere la serenità mentale. Tutto deve essere perfetto, puntare all’eccellenza e soprattutto non criticabile.  

Un rapporto inesistente o comunque freddo con i componenti del nucleo familiare, porta il narcisista a cercare approvazione da parte di chi lo ha messo al mondo. Tentativi su tentativi, che puntualmente non vengono apprezzati, perché non considerati abbastanza.  

Ed è qui che spesso nasce l’embrione del narcisista patologico, insoddisfatto di non riuscire a essere come i suoi genitori vorrebbero. 

Le caratteristiche del narcisista patologico

Dalla mancanza di empatia e indifferenza al sentire altrui, tanto da essere percepiti crudeli e manipolatori, fino al desiderio portato all’eccesso di ricevere attenzione e ammirazione incondizionata.  

Non esistono pregi e qualità in nessun altro e le relazioni diventano l’unico mezzo per raggiungere i propri obiettivi. 

Rapportarsi con un narcisista patologico non è affatto semplice, perché il rapporto non ha alcuna base solida e la persona innamorata, oltre a non ricevere alcun tipo di amore, viene disprezzata. Non c’è equilibrio nella coppia, ma si ha la sensazione di essere in una partita a scacchi in cui è il narcisista a tenere le redini del gioco. 

Se da una parte c’è la convinzione di essere i migliori, dall’altra si nascondono profonde fragilità, che sfociano in una pressoché totale insicurezza. Le osservazioni vengono percepite come critiche e quegli errori che tutti noi riteniamo possibili nella vita, diventano fallimenti di gravità inaudita. 

Come si sente davvero un narcisista patologico?

Il bisogno di essere superiori agli altri, oltre a non corrispondere in alcun modo alla realtà, compromette il normale equilibrio psicologico.  

Insicurezza e paura del confronto, ma anche rabbia e inadeguatezza, manipolazione. Ovviamente, non tutte le persone che ne soffrono arrivano a manifestare tutti i sintomi che ho indicato.  

Cosa sente un narcisista patologico?

Le problematiche che si sviluppano in conseguenza al narcisismo patologico si riflettono nei rapporti di coppia, ma anche in famiglia e nel lavoro, pregiudicandone la continuazione. 

Quando i legami si sgretolano, lasciando una scia di dolore e tante domande irrisolte, la sofferenza non è solamente del partner, che ne ha tutte le ragioni, ma dello stesso narcisista, che può arrivare persino a soffrire di attacchi di panico o a mettere in atto azioni di autolesionismo. 

Il narcisista si concentra su di sé e le sue tante qualità, ma in realtà nasconde una profonda dipendenza da tutti coloro con cui si relaziona, fino a esserne invidioso. La verità è che da solo si sente incompleto, non si basta, solo con l’altro infatti può ricevere approvazione e ammirazione.  

La fine di una relazione, ad esempio, lo porta ad essere ancora più insicuro e a sentirsi vulnerabile, perché le conferme di cui ha bisogno sono nelle parole del partner. Affidarsi a uno psicologo psicoterapeuta è sicuramente una scelta efficace nel contrasto al narcisismo patologico e al tempo stesso per comprendere come riconoscere la sindrome, allontanandosi da chi ti fa soffrire.