Ci sono persone nel mondo che affermano di ricordare con chiarezza momenti, luoghi o identità che non appartengono alla loro vita attuale. Sono testimonianze di vite passate.

Ma che cosa accade davvero? È possibile che l’anima sopravviva alla morte del corpo e si reincarni? Oppure, più semplicemente, sono memorie simboliche, in cui l’anima comunica con immagini?

Esperienze di vite passate: le testimonianze più conosciute al mondo

Nei primi del Novecento, la psicologia ha iniziato a guardare non solo al comportamento delle persone, ma anche al loro mondo interiore: emozioni, ricordi, immagini e sensazioni difficili da spiegare con le regole tradizionali della memoria e dell’identità.

È in questo contesto che si inseriscono le esperienze di “vite passate”, racconti e ricordi che alcune persone riportano spontaneamente o in sedute di ipnosi regressiva.

Come sono iniziate le ricerche sulle vite precedenti

Negli anni Cinquanta e Sessanta alcuni medici e psicologi iniziarono a studiare con serietà i racconti di persone, soprattutto bambini, che dicevano di ricordare dettagli del passato.

Tra i primi c’è stato Ian Stevenson, psichiatra dell’Università della Virginia, che raccolse centinaia di testimonianze da diversi paesi. Allo stesso tempo alcuni terapeuti che usavano l’ipnosi notarono che, durante le sedute, certi pazienti descrivevano scene di altre epoche come se le stessero vivendo in quel momento.

In alcuni casi, dopo aver rivissuto queste esperienze, i loro sintomi — come ansia o dolori senza causa fisica — diminuivano.

Non tutti interpretarono questi ricordi come prove di reincarnazione. Alcuni psicologi pensarono che potessero essere simboli dell’inconscio, immagini create dalla mente per esprimere traumi o emozioni profonde.

Le esperienze di vite passate

Chi riporta ricordi di altre vite tende a vivere queste esperienze in modi completamente diversi, che si possono raggruppare in tre categorie:

1. Ricordi spontanei dell’infanzia: bambini che, fin da piccolissimi, parlano di famiglie, luoghi o mestieri che non potrebbero conoscere. Lo fanno con naturalezza, come se si trattasse di esperienze personali, realmente vissute.
2. Esperienze durante l’ipnosi o il rilassamento profondo: in terapia, alcune persone raccontano scene che sembrano provenire da altri tempi.
3. Visioni o flash improvvisi: a volte, durante la meditazione o nei momenti di forte stress, si vedono immagini o sentono emozioni legate a un’altra vita, come se riemergessero frammenti di un ricordo antico.

Ipnosi regressiva alle vite passate: qual è il mio obiettivo?

Nelle sedute di psicoterapia che svolgo nel mio studio a Bologna l’obiettivo che mi pongo non è quello di dimostrare che la 
reincarnazione esiste, ma capire che significato psicologico ha per la persona che le vive. A volta rappresenta simbolicamente una paura, un dolore o un conflitto irrisolto, altre apre una finestra su un passato che aiuta a comprendere meglio il presente.

Infatti, se accettiamo il fatto che il tempo è solo un eterno presente, come disse Einstein, allora le ragioni di un sintomo possono essere ovunque, anche nelle “vite passate”, se l’inconscio le individua lì.

Le testimonianze nel mondo

A prescindere dall’opinione che puoi avere sulla reincarnazione, ti invito ad approfondire l’argomento scoprendo alcuni dei casi più famosi al mondo, che ti presento ora.

Il bambino che ricordava la sua casa a Beirut

Negli anni Sessanta, in Libano, un bambino di nome Imad Elawar, di appena cinque anni, iniziò a parlare di un’altra famiglia che viveva in un villaggio vicino. Descriveva una casa bianca, una madre di nome Jamileh e un fratello più grande che guidava un camion.

I genitori, stupiti, cercarono di capire se il piccolo se lo stesse inventando, ma i dettagli erano troppi. Quando una famiglia di un paese vicino ne sentì parlare, riconobbe nelle sue parole la descrizione esatta della loro casa e della vita di un uomo morto anni prima in un incidente stradale. Imad, una volta portato sul posto, corse incontro a persone sconosciute chiamandole per nome e indicò luoghi nascosti che nessuno gli aveva mostrato prima.

Che si tratti di un ricordo reale o di una sorprendente coincidenza, resta il fatto che Imad dimostrò conoscenze e memorie fuori dal comune, che poi svanirono durante la crescita.

Il caso di reincarnazione in Anatolia

In un piccolo villaggio dell’Anatolia, negli anni Settanta, nacque un bambino con una cicatrice circolare sulla nuca, simile a un foro di proiettile. Fin da piccolissimo raccontava di essere stato ucciso “con una pistola dietro la testa” e diceva di ricordare il suo assassino. I parenti, preoccupati, cercarono di verificare la storia e scoprirono che, pochi anni prima, un uomo del villaggio vicino era davvero morto in circostanze identiche.

Il bambino riconobbe la casa dell’uomo, la moglie e perfino un vecchio orologio appartenuto al defunto. Il caso rimase senza spiegazioni.

Testimonianze di vite passate: la bambina che ricordava due famiglie

Nel cuore dell’India, negli anni Cinquanta, una bambina di nome Swarnlata Mishra cominciò a parlare con naturalezza di un’altra casa, di un marito di nome Chintamani e di una città chiamata Katni. I genitori, che non avevano mai sentito quei nomi, si incuriosirono e scoprirono che Katni esisteva davvero, a più di 100 chilometri di distanza.

Quando la portarono lì, Swarnlata riconobbe immediatamente la casa e diversi membri della famiglia di una donna morta nove anni prima. Li chiamò per nome e ricordò un segreto familiare che nessun estraneo avrebbe potuto conoscere.

Ciò che stupì di più fu il comportamento spontaneo e affettuoso della bambina: trattava le persone come se davvero fossero suoi cari di un tempo.

Ricordi passati: l’uomo che guarì la paura dell’acqua

Negli Stati Uniti, negli anni Ottanta, un uomo di trent’anni soffriva di una grave fobia dell’acqua. Non riusciva ad avvicinarsi a laghi o piscine e non ricordava alcun trauma collegato.

Durante una seduta di ipnosi regressiva, iniziò a descrivere una scena inaspettata: era un marinaio del Settecento, a bordo di una nave in tempesta.

Raccontava di essere stato colpito da una trave e di essere caduto in mare, sentendo l’acqua gelida e l’aria mancare. La scena si concluse con la sensazione di affogare.

Nei giorni successivi, riferì di sentirsi “più leggero”, come se avesse rilasciato un vecchio peso. Dopo alcune settimane, riuscì a entrare in acqua senza panico per la prima volta nella vita.

Che quella scena fosse una vera memoria o una rappresentazione simbolica di un trauma, l’effetto terapeutico fu reale e i benefici evidenti.

Il caso di reincarnazione nella Vienna degli anni Ottanta

A Vienna, negli anni Ottanta, una giovane donna di nome Marta cominciò ad avere incubi ricorrenti: si vedeva legata a un palo, tra le fiamme, mentre una folla la accusava di stregoneria. I sogni erano così vividi da farle provare dolore fisico e senso di colpa.

Durante un percorso di ipnosi regressiva, Marta rivisse la scena con grande intensità. Raccontò di essere stata una monaca nel Medioevo, punita per aver studiato erbe e guarigioni.

Dopo la seduta, le sue crisi d’ansia diminuirono. Nella terapia successiva comprese che quel racconto rappresentava il suo profondo senso di colpa per aver “fallito” nel prendersi cura degli altri, un tema presente anche nella sua vita attuale come infermiera. Per Marta, dare un volto e una voce a quella sofferenza le permise di liberarsi da una paura che la perseguitava, condizionandola nel quotidiano.

Prove di vite passate? Il bambino della Birmania

In un remoto villaggio birmano, negli anni Cinquanta, nacque un bambino che si comportava da adulto, affermando di essere stato un maestro di scuola morto durante la guerra.

Quando imparò a scrivere, riprodusse la calligrafia tipica di quell’uomo, scrivendo in inglese, una lingua che nessuno nella sua 
famiglia conosceva.

Quando lo portarono nella città dove il maestro aveva vissuto, il bambino riconobbe la scuola, la scrivania e indicò un cassetto dove si trovavano vecchi appunti. Nonostante la commozione, i genitori del defunto presero atto della situazione e accettarono, credendo alla reincarnazione, che il ragazzo.

Vite precedenti: l’esperienza del soldato francese

Un caso meno noto ma sorprendente è quello di Anne, una donna canadese che, durante una seduta di rilassamento profondo, cominciò a parlare con voce maschile e in un francese arcaico. Descriveva con precisione uniformi, armi e scene di battaglia risalenti alle guerre napoleoniche.

Non conosceva la lingua e per questo le registrazioni furono ascoltate da un linguista, che confermò l’autenticità di certe forme dialettali dell’epoca. Dopo quell’esperienza, Anne raccontò di sentire una profonda pace interiore, come se avesse “chiuso un capitolo” rimasto in sospeso.

Racconti di reincarnazione in Thailandia

In Thailandia, dove la reincarnazione è parte della tradizione buddista, un bambino di tre anni dichiarò di essere stato un monaco morto in un incidente di moto, e disse ai genitori di voler tornare al suo tempio. 
Quando lo portarono lì, il piccolo si inginocchiò davanti all’altare e si rivolse ai monaci anziani con il loro vero nome.

Mostrò così di conoscere dettagli della vita quotidiana del tempio e di una stanza privata che nessun esterno avrebbe potuto descrivere. Il bambino, crescendo, perse gradualmente quei ricordi, ma rimase una persona profondamente spirituale e rispettosa della vita monastica.

Cosa ci dicono queste storie di vite passate?

Ogni caso solleva più domande che risposte. Forse questi ricordi provengono da una memoria profonda dell’anima, che conserva le esperienze vissute in altre vite.

Oppure, come pensano alcuni psicologi, si tratta di narrazioni simboliche, create dall’inconscio per esprimere paure e desideri 
nascosti. Al di là delle spiegazioni, ciò che colpisce è l’effetto trasformativo che queste esperienze hanno su chi le vive. Le persone che “ricordano” una vita passata spesso raccontano di sentirsi più consapevoli e compassionevoli, meno spaventate dalla morte.

Le testimonianze di “vite passate” ci invitano a guardare alla vita non come a una linea che si interrompe, ma come a una sorta di rinnovamento. Non trovi?

Per approfondire ulteriormente, leggi il caso di reincarnazione più famoso al mondo, quello di Shanti Devi.