La telepatia, termine che deriva dal greco “tele” (lontano) e “patheia” (sentimento o percezione). È la presunta capacità di trasmettere informazioni da una mente a un’altra senza l’uso dei sensi tradizionali, come il linguaggio o la gestualità e senza l’impiego di mezzi fisici come la tecnologia. In altre parole, implica la possibilità di “comunicare” direttamente attraverso il pensiero, senza alcuna mediazione.

E, nonostante sia stata descritta in molte tradizioni spirituali e filosofiche, la telepatia è diventata oggetto di studio della parapsicologia moderna. Come viene considerata? Una percezione extrasensoriale su cui ancora molti scienziati sono incerti, mai scientificamente provata.
Sommario
Teorie sulla telepatia
Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare come e perché la telepatia potrebbe esistere: alcune si basano sulla fisica, altre sulla psicologia, altre ancora sulle scienze esoteriche.
La telepatia come connessione universale
Tra le teorie senz’altro più interessanti c’è quella che la ritiene un’espressione della nostra connessione universale. Non è un caso, a rifletterci bene, che in molte tradizioni spirituali si crede che tutti gli esseri umani siano connessi da una rete invisibile di energia,
pensiero e coscienza. Non è qualcosa che accade tra individui dotati di chissà quale capacità, ma piuttosto una manifestazione naturale di connessione profonda che esiste tra tutte le menti.
Carl Jung, ad esempio, nella sua teoria di “campo di coscienza collettiva”, suggeriva l’esistenza di un inconscio collettivo, una sorta di deposito condiviso di simboli, esperienze e archetipi. E la telepatia, in questo caso, potrebbe essere vista come una forma di accesso a questo inconscio, una capacità di sintonizzarsi su una frequenza comune di pensieri ed emozioni.
Il nostro cervello per alcuni non è un contenitore isolato di pensieri, ma un ricevitore o trasmettitore di informazioni che provengono da una rete molto più ampia, la Coscienza Universale (o Inconscio Collettivo di Jung). Ed è per questo stesso concetto che la nostra mente potrebbe essere capace di entrare in sintonia con quella degli altri, scambiandosi informazioni senza che ciò avvenga attraverso i canali sensoriali ordinari.
La teoria delle onde cerebrali
Il cervello umano emette onde elettromagnetiche che possono essere misurate con l’elettroencefalogramma (EEG). Alcuni ipotizzano che due cervelli in perfetta sintonia possano entrare in una forma di “risonanza”, simile a due strumenti musicali che vibrano insieme alla stessa frequenza.
La telepatia sarebbe una trasmissione elettromagnetica diretta, puoi immaginarla come due radio che comunicano tra loro. Ci sono però due ostacoli:
- Il campo elettromagnetico del cervello è debolissimo e non ha la potenza per trasmettere informazioni a distanza.
- Le onde cerebrali decadono rapidamente nello spazio e vengono facilmente disturbate dall’ambiente.
Una teoria affascinante, ad oggi priva di conferme concrete.
Il modello quantistico
Secondo alcune teorie speculative, la telepatia potrebbe essere spiegata dai concetti della fisica quantistica, come il “principio di
entanglement”. Due particelle dopo aver “empatizzato” rimangono connesse a distanza, cambiando stato (lo spin) simultaneamente, indipendentemente dalla distanza che le separa.
Applicato alla mente, questo suggerisce che due coscienze possano essere “entangled”, condividendo informazioni in modo istantaneo. Tuttavia:
- Il cervello è un sistema macroscopico e caldo, non ideale per fenomeni quantistici fragili.
- L’entanglement non trasmette informazioni nel senso classico.
Un modello molto teorico, ma ancora senza basi empiriche applicabili al cervello.
L’inconscio collettivo
Come abbiamo già detto in precedenza, lo psichiatra Carl Gustav Jung introdusse l’idea di un inconscio collettivo: una dimensione psichica condivisa da tutta l’umanità. In parallelo, il biologo Rupert Sheldrake ha proposto i campi morfici, strutture invisibili che organizzano la forma e il comportamento degli organismi.
La telepatia non sarebbe un “segnale” che viaggia da A a B, ma l’accesso simultaneo a uno stesso campo mentale condiviso. È come se due menti “pescassero” dalla stessa fonte di pensiero.
Teorie psicologiche
Alcuni scienziati sostengono che ciò che chiamiamo “telepatia” potrebbe essere una forma estremamente raffinata di lettura del linguaggio non verbale, basata su profonda empatia, rapida intuizione ed attivazione dei neuroni specchio.
In relazioni molto strette, come quelle tra gemelli, partner, o madre-figlio, il cervello potrebbe anticipare o simulare pensieri e
stati altrui con una tale accuratezza da sembrare telepatia.
Telepatia e Mindfulness
Quando si parla di Mindfulness, un concetto fondamentale è restare nel momento presente e ascoltare gli altri senza giudizio.
La pratica della consapevolezza ci aiuta ad entrare in connessione con le emozioni e i pensieri altrui, percependo ciò che emotivamente provano le persone.
Sono esperienze frutto di una connessione profonda, che va ben oltre il linguaggio, ma si basa sulla capacità di leggere le emozioni di chi ci sta intorno. Una forma di connessione che somiglia molto alla telepatia, in cui non solo comprendiamo, ma percepiamo in modo diretto le esperienze altrui.
Che ruolo avrà la telepatia in futuro?
Forse ci saranno tecnologie che ci permetteranno di migliorare la nostra comunicazione, inviando pensieri direttamente al cervello degli altri. Chissà quali traguardi raggiungeremo nei prossimi anni, magari la telepatia si evolverà in un’abilità mediata, che trasformerà radicalmente il modo in cui oggi ci relazioniamo.
A prescindere dalla sua evoluzione, la telepatia è un argomento che stimola curiosità e interesse, non ancora provato scientificamente, ma che esprime la connessione profonda tra gli esseri umani e forse anche tutti gli esseri animati, che va oltre le barriere fisiche e sensoriali.
La telepatia, in effetti, è la prova che siamo tutti più connessi di quanto possiamo mai immaginare. Mi chiamo Michele Guandalini e sono uno psicologo psicoterapeuta specializzato in ipnosi con sede a Bologna. Puoi leggere gli altri articoli del mio blog qui.