La claustrofobia è tra le fobie più comuni e mi è capitato di lavorarci con alcuni pazienti. È la paura di trovarsi in spazi chiusi o ristretti, come ascensori, metropolitane, stanze senza finestre, ma anche in situazioni in cui non c’è un’immediata via d’uscita, magari bloccati nel traffico o in mezzo alla folla.

Chi arriva in studio da me ha trascorso anni ad evitare ambienti e situazioni di questo tipo, pur di non provare ansia e nei casi più gravi, panico. E se da una parte si è rifugiato in una sorta di comfort zone, evitando l’ “oggetto  fobico”, dall’altra ha condizionato la propria sua sociale, professionale e relazionale, limitando la propria libertà seguendo condotte di evitamento.

Ed è proprio in casi come questi che l’ipnosi rappresenta uno strumento terapeutico assai efficace. In questo articolo ti spiegherò cos’è la claustrofobia, come si sviluppa e come l’ipnosi può intervenire per aiutarti a superarla.

Cos’è la claustrofobia?

La claustrofobia rientra nella categoria delle fobie specifiche, secondo i criteri del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali). Non si tratta solo di non gradire gli spazi chiusi, ma di una reazione automatica e sproporzionata che può innescare persino attacchi di panico.

Claustrofobia: sintomi e trattamenti di psicoterapia

Quali sono i sintomi più comuni?

– tachicardia
– sudorazione intensa
– respiro corto
– sensazione di svenimento o soffocamento
– bisogno urgente di fuggire dalla situazione
– paura di perdere il controllo o “impazzire”

La risposta ansiosa si attiva anche quando la persona è consapevole che non c’è alcun pericolo reale, perché il problema non è lo spazio chiuso, ma la sensazione di essere in trappola, senza possibilità di fuga o di riprendere il controllo.

Gli eventi scatenanti 

Qual è l’origine della claustrofobia? In alcuni casi è riconducibile ad esperienze traumatiche, come essere rimasti bloccati in ascensore o chiusi in una stanza da piccoli, altre volte è associata a dinamiche psicologiche differenti, tra cui:

– paura di perdere il controllo
– difficoltà nella gestione dei confini e dello spazio personale
– conflitti legati alla dipendenza/autonomia
– episodi vissuti in età infantile che hanno lasciato un’impronta 
emotiva

A prescindere dall’evento scatenante, la paura si radica a livello inconscio. Il corpo e la mente associano determinate situazioni al 
pericolo, anche in assenza di una minaccia reale. Un condizionamento che diventa sempre più limitante e spesso non compreso da amici e familiari. Ed è proprio sull’inconscio che l’ipnosi può agire, liberandoti per sempre dalla claustrofobia.

Come funziona l’ipnosi nel trattamento della claustrofobia 

Partiamo da un presupposto: l’ipnosi è uno stato modificato di coscienza in cui ognuno di noi entra in connessione con il proprio mondo profondo rimosso. Non vi è sonno, perdita di coscienza, ma una condizione cui il paziente è più attivo e rilassato, pronto ad entrare in connessione con sé stesso.

È uno stato di trance vigile, che mi permette di accedere ai meccanismi emotivi più profondi legati alla claustrofobia con tecniche verbali e immaginative. Grazie all’ipnosi, posso intervenire per promuovere un cambiamento, senza essere ostacolato da nessuna forma di difesa razionale. Su cosa interviene l’ipnosi?

Desensibilizzazione immaginativa

Attraverso l’immaginazione guidata, il paziente può “rivivere” situazioni che normalmente generano ansia (ad esempio entrare in un ascensore), ma in un contesto protetto e sotto il controllo della mente ipnotica. Questo processo permette di modificare la risposta emotiva gradualmente, riducendo così l’attivazione ansiosa.

Ristrutturazione delle credenze profonde 

Molte fobie si radicano su convinzioni inconsce come “se resto chiuso soffocherò”, oppure “perderò il controllo”. Durante l’ipnosi, porto alla luce queste convinzioni per poi sostituirle con rappresentazioni più funzionali e realistiche, che vanno ad eliminare la paura.

Tecniche di regressione ipnotica

L’ipnosi può aiutare a risalire all’origine della fobia, un supporto emotivo fondamentale quando l’episodio del passato è stato dimenticato o minimizzato. E sai cosa accade? Che quell’evento scatenante viene rielaborato e privato del suo carico emotivo. Infatti non si può disattivare l’evento originario che ha dato origine alla fobia, ma si può “spostare”, disattivare l’emozione penalizzante.

Potenziamento delle risorse interne

L’ipnosi è una tecnica straordinaria, che non si limita a togliere la paura associata a situazioni percepite claustrofobiche, ma lavora per rafforzare le tue capacità, dandoti autocontrollo, resilienza e fiducia nelle tue capacità. Perché ciò avvenga utilizzo in seduta 
visualizzazioni e ancore mentali a cui puoi aggrapparti nei momenti critici.

Il percorso di ipnosi

Ogni percorso è unico e personalizzato e non esiste un protocollo rigido valido per tutti. Alcuni pazienti rispondono in poche sedute, altri hanno la necessità di un lavoro più lungo, soprattutto se la fobia è un sintomo di un disagio molto profondo. Il mio obiettivo non è semplicemente spegnere la paura, ma riorganizzare la tua esperienza interiore, in modo che tu possa riappropriarti della tua libertà di movimento e di scelta.

Cosa puoi aspettarti da un percorso ipnotico specifico per la claustrofobia?

  • un progressivo abbassamento della reattività ansiosa
  • un miglioramento della percezione di controllo
  • una maggiore tolleranza alle situazioni prima evitate
  • un rafforzamento dell’autoefficacia

Molti dei miei pazienti, dopo la conclusione del percorso, riferiscono di essere riusciti a prendere di nuovo l’ascensore, di aver prenotato un volo aereo godendosi il viaggio. Alcuni scoprono addirittura di provare piacere dove prima sentivano solamente minaccia.

La claustrofobia non è una condanna, piuttosto un messaggio della psiche da comprendere e trasformare con l’ipnosi, per riscrivere le tue reazioni automatiche e riattivare tutte le risorse necessarie al cambiamento.

Non si forza l’inconscio, ma lo si guida verso una nuova interpretazione della realtà. E nel momento in cui questo avviene cambia anche il modo in cui viviamo determinate situazioni.

Se soffri di claustrofobia e senti che la paura limita la tua vita, sappi che l’ipnosi può aiutarti ad affrontarla, facendoti ritrovare la 
gioia nella quotidianità. Per vivere davvero.

Sono Michele Guandalini e sono uno psicologo psicoterapeuta specializzato in tecniche ipnotiche con sede a Bologna. Per prenotare una sessione di ipnosi e un primo colloquio conoscitivo, puoi scrivermi a guandalini.michele@gmail.com.