C’è un peso invisibile e pesante che ci portiamo nella vita ogni volta che una nostra emozione, un nostro desiderio o impulso non viene accettato e noi lo dimentichiamo, o ancor peggio lo reprimiamo.
È il peso degli schemi negativi fissati nell’inconscio, che sono indelebili e che sono dovuti anche a convinzioni, decisioni, frustrazioni, paure, punizioni, divieti (oltre che da informazioni indelebili) fissati lungo la linea del tempo invisibile.
Tale peso ci sembra inaccettabile, sbagliato, brutto se così vogliamo dire, e visto che ci hanno insegnato da piccoli a come comportarci, seguiamo un metodo a cui siamo ormai abituati, ma che non ci appartiene.
Sono stati i genitori, gli insegnanti, i parenti e gli amici a dirci quando siamo stati o meno bravi e meritevoli. E anche se ignoriamo il nostro sentire, quel peso di cui ho fatto cenno all’inizio, non sparisce affatto. Vive in noi e ci condiziona, se ignorato. Crea conflitti interiori, reazioni esagerate, dà vita a relazioni tossiche (di dipendenza, penalizzanti e conflittuali) e a quella spiacevole sensazione di non essere mai noi stessi.
Questa è l’Ombra, secondo Jung e fa parte del nostro inconscio: è costituita da tutti quei sintomi che abbiamo rimosso, negli anni, dalla nostra consapevolezza e che agiscono dando origine in parte anche al nostro carattere. Le evidenze possono essere la rabbia, la gelosia, l’egoismo, ma anche i talenti, i desideri e i bisogni dimenticati.
Conoscerle l’Ombra ti aiuta a ritrovarti e a relazionarti con gli altri in piena autenticità, sentendoti più in libertà.
Sommario
- 1 Come nasce l’Ombra?
- 2 Come riconoscere l’Ombra? Le proiezioni
- 3 I sogni, le fantasie, i lapsus: il linguaggio simbolico dell’Ombra
- 4 Reazioni sproporzionate, qual è il loro significato?
- 5 Perché è importante lavorare con l’Ombra
- 6 Cosa fare in concreto?
- 7 Immaginazione attiva: il dialogo diretto con l’Ombra
- 8 Terapia e Ipnosi: un percorso guidato verso l’integrazione
Come nasce l’Ombra?
Per Jung l’Ombra si forma attraverso la “costruzione dell’“Io”, quella parte della mente che si identifica con ciò che pensiamo di essere. Ad es: “Sono una persona dal carattere gentile, per nulla aggressivo e per il bene degli altri tendo a sacrificarmi spesso”.
Per costruire questa immagine di noi, dobbiamo escludere ciò che non ci corrisponde. È un processo inevitabile. Ma ogni qualità esclusa non scompare, finisce nell’Ombra.
Ti hanno mai detto quando da piccolo, come una bambina, dovevi smettere di piangere? Ecco, facendolo potresti aver nascosto la tua vulnerabilità.
Se a scuola venivi lodato solo quando prendevi voti alti e tutto il resto passava inosservato, potresti, nel tempo, aver represso la tua parte creativa e giocosa, perché hai dedicato molto tempo allo studio per essere ancora gratificato.
Come riconoscere l’Ombra? Le proiezioni
Iniziamo da un concetto molto semplice: ciò che non accettiamo in noi, lo vediamo negli altri. Lo strumento che aiuta a fare questo è la “proiezione”, un meccanismo psicologico per cui attribuiamo aspetti negativi di noi stessi alle persone che ci stanno intorno, ma che non vogliamo o non possiamo riconoscere come nostri.
Sai perché accade?
La mente tende a scaricare all’esterno ciò che ritiene troppo complesso da affrontare. Immagina di non voler riconoscere quell’egoismo buono che vedi in alcune persone, che non si sacrificano sempre, a differenza tua che dedichi la maggior parte del tempo agli altri.
Ciò che ti irrita profondamente nell’altro è qualcosa che esiste anche dentro di te, ma che tu hai represso. Per questo ti infastidisce.
Da questo dipendono le tue reazioni, spesso sproporzionate, tra cui la rabbia, il disgusto o l’eccessiva fascinazione, e lo stesso vale per il tuo modo di relazionarti agli altri: aspettative non realistiche, gelosie e accuse.
I sogni, le fantasie, i lapsus: il linguaggio simbolico dell’Ombra
L’inconscio non si esprime a parole ma attraverso immagini simboliche e, quando reprimiamo qualcosa di importante, emerge nei sogni, in fantasie improvvise, in lapsus verbali.
Nei sogni l’Ombra può assumere le vesti di un criminale, di una figura minacciosa o magari di un animale feroce, o al contrario una figura dall’aspetto selvaggio, un bambino che corre senza meta.
Sono parti di noi che vogliono emergere ma che sono state negate e allontanate dalla nostra identità cosciente. Lo sono anche quando si sogna ad occhi aperti di essere un’altra persona, o quando si fa un gesto impulsivo. Anche in questi casi l’Ombra sta cercando di entrare in connessione con te.
Reazioni sproporzionate, qual è il loro significato?
Ti sembra mai di reagire in modo esagerato a certe situazioni? In quei casi non è la tua parte adulta a manifestarsi, ma piuttosto una parte ombra ferita, repressa o dissociata.
Il tuo migliore amico che ti fa una semplice osservazione ma che ti scatena un fastidio tale da arrivare allo scontro, l’esclusione da una chat di gruppo che ti fa sentire umiliato.
Sono reazioni che nascondono una o più ferite dell’infanzia, una o più parti di te che non sono state considerate a sufficienza e che poi hai dovuto reprimere. Non vederlo come un episodio isolato che non si ripeterà più, ma domandati cosa ti sta dicendo la reazione che hai avuto, prendine consapevolezza.
Perché è importante lavorare con l’Ombra
Quando ignori l’Ombra, la sua presenza si fa più forte. Più cerchi di controllarla o confinarla, più lei condizionerà ogni giorno della tua vita e il rapporto con le persone che ti stanno intorno.
I rischi di un’Ombra ignorata sono l’auto-sabotaggio (scelte sbagliate, relazioni disfunzionali, procrastinazione), dipendenze (alcol, cibo, social), stress e disturbi psicosomatici, atteggiamenti nocivi verso gli altri, come odio, invidia o gelosia.
Se impari ad ascoltarti, dando voce alla tua parte inconscia, vivrai con maggiore autenticità, sarai più creativo e vitale, avrai meno paura del giudizio, le tue relazioni saranno più sane, ti sentirai libero di scegliere il meglio per te e sarai anche più maturo psicologicamente.
Cosa fare in concreto?
L’auto-osservazione è sicuramente il primo passo. Significa diventare consapevoli di come ti comporti e di cosa provi, senza giudizio. Per farlo ogni sera ripercorri la tua giornata e chiediti se hai reagito in modo esagerato, chi ti ha turbato o fatto arrabbiare, se hai giudicato qualcuno con eccessiva durezza e soprattutto cosa potrebbe esserci di te in quella persona.
Tenere un diario è d’aiuto per vedere quei modelli comportamentali ricorrenti, perché l’Ombra si muove seguendo schemi ripetitivi, sempre uguali. La scrittura è uno strumento potente, che dà voce a quello che di solito tendi a nascondere. È un dialogo con l’Ombra, ma per iscritto, per far emergere il suo messaggio.
E se volessi interpretare i messaggi dell’inconscio?
Facciamo chiarezza: i sogni non vanno presi alla lettera, come se fossero una sentenza già data per scontato, ma le immagini che ne fanno parte rappresentano parti interiori di te.
Potresti iniziare a prendere appunti appena ti svegli, cercando di capire i personaggi più importanti e domandarti cosa rappresentano in te, dando vita a una sorta di conversazione.
Immaginazione attiva: il dialogo diretto con l’Ombra
Grazie a questa tecnica riuscirai ad entrare in uno stato ricettivo attivo e incontrare la tua parte interiore. Chiudi gli occhi e respira,
visualizzando un luogo simbolico, come una grotta.
Invita l’Ombra a manifestarsi nella forma che preferisci e lascia che parli. Non devi controllare il dialogo ma prendere nota di ciò che ti ha detto e di cosa hai provato.
È uno strumento trasformativo che per essere fatto ha bisogno di una grande apertura mentale da parte tua, ma che può cambiare il rapporto che hai con te stesso.
Terapia e Ipnosi: un percorso guidato verso l’integrazione
Lavorare con l’Ombra da soli potrebbe essere complesso, per questo il supporto di un terapeuta si rivela determinante.
Grazie all’ipnosi riesco a mostrarti più chiaramente le proiezioni, esploro le antiche ferite che ti hanno condizionato nel quotidiano, e do un rifugio sicuro al tuo sentire. Ma soprattutto è possibile rompere quegli schemi che si ripetono sempre uguali.
Con le tecniche ipnotiche accedi all’inconscio in modo delicato ma profondo, e io ti aiuto a dialogare con l’Ombra senza alcun ostacolo della tua parte razionale.

Porti alla luce memorie infantili, traumi ed esperienze rimosse che alimentano l’Ombra. Con le visualizzazioni guidate la incontrerai simbolicamente e scoprirai ciò porta con sé.
Con l’ipnosi l’Ombra non è più un nemico, ma un’alleata che può essere ascoltata, compresa e trasformata per migliorare la tua vita. Non è lì per distruggerti. È lì per completarti.
Ti sta solo chiedendo di riconoscere e accogliere ciò che hai escluso: la rabbia, il desiderio, l’ambizione, la sensibilità e le risorse inconsce.
“Non diventi illuminato immaginando figure di luce, ma portando alla
coscienza l’oscurità”- Carl Jung
Ricordati che lavorare con l’Ombra non significa diventare perfetti, ma interi, collaborando con ogni parte di te senza combatterla.
Puoi farlo riservando la tua prima seduta di ipnosi presso il mio studio di psicoterapia a Bologna.